GIANNI DE TORA

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2012 8° Giornata del Contemporaneo promossa
da AMACI (Associazione dei musei d’Arte contemporanea) - 6 ottobre

THE WORLD OF SIGNS - il VIDEO
 
ARTICOLO DI GIOVANNA AMOROSO SUL MAGAZINE ONLINE '' PASSIONE TEATRO'' DEL 30 OTTOBRE 2012

Gianni De Tora -Nuova concezione di estetica

L'artista napoletano Gianni De Tora (1941/2007) è un esponente a pieno titolo di nuovi linguaggi pittorici e cromatici. Un lungo percorso alla ricerca di un innovativo concetto di estetica. Da sempre è interessato a superare la pittura accademica per un rinnovamento del linguaggio artistico, passando da una produzione di aspra matericità di evidente matrice espressionista, all'indagine delle strutture primarie. Le sue opere sono presenti in numerosi Musei (Museo del Novecento a Napoli Castel S. Elmo, 2°Università degli Studi di Napoli Federico II facoltà di Lettere e Filosofia a S. Maria Capua Vetere) e in gallerie pubbliche e private. In ambito internazionale ha esposto alla Kunsthalle di Vienna, alla XVI Biennale di S. Paolo del Brasile, alla Biennale di Milano, alla Biennale Internazionale di Valparaiso (Cile), alla Biennale di Venezia, al Musée de Maubege (Francia), all'Art Museum of Rauma (Finlandia), presso The Italian Cultural Centre, Vancouver-Canada e al Musée Municipal de Saint-Paul de Vence (Francia). Della sua opera si sono interessati i maggiori critici italiani e stranieri tra cui Pierre
Restany, Gillo Dorfles e Antonio Del Guercio.

(filmato "The world of signs" evento organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI; percorso costruttivo delle opere di arte multimediale elaborate dallo Studio Rotella per Gianni De Tora da "Specchio delle mie brame ... " a cura di Luciano Basagni, Tina Esposito e Franco Rotella)

 
ARTICOLO DI DANIELA RICCI SUL QUOTIDIANO '' IL MATTINO'' DI NAPOLI DEL 6 OTTOBRE 2012

L'omaggio – un video per ricordare De Tora

In occasione della ottava «Giornata del contemporaneo», alle 18, lo Studio Rotella in via Carbonara 58 presenta «The world of signs», un filmato sulle elaborazioni multimediali realizzate nel 2004 per Gianni De Tora partendo dalla sua opera ''Specchio delle mie brame'' del 1983. L'artista napoletano, scomparso nel 2007, viene ricordato soprattutto per il bisogno che ha sempre avuto di sperimentare nuove possibilità di linguaggio. Il video - curato da Luciano Basagni, Tina Esposito e Franco Rotella con le collaborazioni di Carmen e Salvatore Dinota, Antonio D'Orsi, Daniele Iannicelli e Giuseppe Piergianni, e accompagnato dalla musica di Marco Zurzolo - è un omaggio a un artista che ha tentato di superare la pittura accademica, passando da una produzione di aspra matericità di evidente matrice espressionista all'indagine delle strutture primarie. Analizzando le sequenze e l'economia delle forme visive primarie e deputando la figura geometrica a campo totale di ricerca, De Tora immaginava un mondo nuovo, inteso come specchio della modernità in cui tecnica e creatività artistica possano incrociarsi e uscire dalla babilonia della contemporaneità. A metà anni Ottanta De Tora è stato tra i fondatori del gruppo Geometria e Ricerca con Barisani, Di Ruggiero, Tatafiore, Riccini, Testa e Trapani, dopo aver iniziato la carriera con un periodo figurativo all'inizio dei Sessanta, segnati anche per lui dall'impegno politico ed essere passato poi al periodo informale con una forte critica del mondo contemporaneo.

 
ARTICOLO DI CARMEN DINOTA SUL QUOTIDIANO ONLINE ''ARTE E CARTE'' DEL 30 SETTEMBRE 2012

Geometrie di forme come alfabeto visivo: passato e futuro in Gianni De Tora

Sabato 6 ottobre 2012, 8° Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI, un appuntamento che oggi ha una valenza particolare. Alla luce dei drastici tagli di budget, in un momento così difficile per il mondo della cultura, assume il sapore di un'invito a serrare le fila, e a rielaborare nuove strategie operative. Anche per quest'anno lo studioRotelia di Napoli a via Carbonara 58, aderisce all'evento con un omaggio a Gianni De Tora, una delle figure più emblematiche dell'arte napoletana, proponendo un filmato del percorso costruttivo di elaborazioni multimediali sviluppate nel 2004 con l'artista stesso, partendo da una sua significativa creazione del 1983 dal titolo 'Specchio delle mie brame .... ". Commentando tale opera il critico Enzo Battarra ha scritto: "L'antico rigore geometrico viene infranto, grazie a una continua e piacevole rielaborazione di linguaggi pittorici e visivi in genere. L'oltraggio alla geometria viene consumato anche da frammenti letterari riportati sulle tele come epitaffi. Spesso il protagonista è Leonardo, con i suoi scritti intorno alla pittura capaci di fermare il tempo e di dar vita all'inanimato. Le tele di Gianni De Tora diventano allora luogo della contaminazione cromatica e materica, luogo dell'incendio delle strutture formali e geometriche. Da una tensione verso le forme primarie c'è un continuo slittamento verso i materiali dell'apocalisse. Stratificazioni continue aprono il varco a spessori mentali impregnati di una lucida cultura della forma. Ed il discorso sulla pittura - "De Pictura" - è una costante che si svela di continuo: ogni traccia viene utilizzata da De Tora proprio per arricchire questa indagine estetica, ogni segno è la lettera di un alfabeto esclusivamente visivo. Il colore diviene materia insieme con la tela, con la carta, con il tessuto, con gli specchi, con i frammenti di materiali sintetici e con altro ancora. Il sogno dell'uomo, imprigionato sulle galassie del futuro, ricade sul ghiaccio di un carcere della memoria. Eppure il gesto, il primo gesto fu inventato da un pittore dell'assoluto. Ciò che va perduto è la filastrocca del tempo che scorre dai rubinetti sterili dell'incanto lunare." Gianni De Tora nasce nel 1941. Da sempre è interessato a superare la pittura accademica per un rinnovamento del linguaggio artistico, passando da una produzione di aspra matericità di evidente matrice espressionista all'indagine delle strutture primarie; analizza le sequenze e l'economia delle forme visive primarie deputando la figura geometrica a campo totale di ricerca (è tra i fondatori infatti negli anni '75- '80 del gruppo Geometria e Ricerca con Barisani, Di Ruggiero, Tatafiore, Riccini, Testa e Trapani). Sente poi la necessità di riconsiderare le varie esperienze tecniche e linguistiche per cui l'interesse per le tendenze riduttive vengono a confrontarsi con momenti di ricerca più dialettica in cui convivono l'elementare ed il complesso. Le sue opere sono presenti in prestigiosi Musei (tra cui al Museo del Novecento di Napoli a Castel S. Elmo e presso la Seconda Università degli Studi di Napoli a S. Maria Capua Vetere) e in gallerie pubbliche e private. Della sua opera di sono interessati i maggiori critici italiani e stranieri. L'artista, scomparso nel 2007, viene in questa occasione ricordato soprattutto per il bisogno che ha sempre avuto di sperimentare nuove possibilità di linguaggio artistico, messaggio raccolto all'epoca dallo studioRotelia che, utilizzando le immagini scattate nel 2004, ha voluto elaborarle in questo video a cura di Luciano Basagni (fotografo), Tina Esposito (graphic designer), Franco Rotella (art director) con le collaborazioni di: public relation Carmen Dinota, web designer Salvatore Dinota, modellazione/animazione 3D AntonioD'Orsi, designer Daniele Pannicelli, fotografo Giuseppe Piergianni, musica Marco Zurzolo. Ho incontrato Franco Rotella nel suo studio di via Carbonara per farmi raccontare di Gianni De Tora. Momenti vissuti di una collaborazione fortemente voluta. La conoscenza nello scorrere dell'anno 2003, a Napoli, nello studio della Villa Faggella a Capodimonte, località nascosta e celata dal tempo.Uno spazio compresso dove tutto è organizzato per contenere, quasi nascondere, le tele, i cartonati, i colori, i pennelli, gli attrezzi impensabili che avranno un senso logico solo quando l'artista li organizzerà in proposte organiche.Gianni, mi racconta Franco Rotella, ha avuto l'occasione di vedere una mostra di lavori elaborati con tecniche multimediali prodotti dal gruppo Basagni, Esposito, Rotella; i colori, le forme, le organizzazioni segniche, le texture generate dalle manipolazioni delle superfici raccontavano una natura che sapeva di diverso, di consunto, di appena sussurrato, di materia che genera materia, di emozionale; un modo di tessere l'opera selezionando modalità e gestione delle superfici in logiche dal razionale all'irrazionale. Torniamo a Gianni, così Franco Rotella continua: '' Il triangolo è simbolo ricorrente delle sue opere. Dal sistema dei pitagorici, la lettera greca 'delta', di forma triangolare, è l'elemento simbolico dell'origine del cosmo. Il triangolo, utilizzato anche come simbolo della Trinità, nel periodo protocristiano viene definito da Senocrate, divino quando equilatero, demonico se isoscele, umano come equilatero, mentre Euclide lo propone quale distintivo del "Maestro venerabile" nella massoneria. Nella cultura cinese si traduce in simbolo caratterizzante della femminilità. Mentre nelle strutture primarie il triangolo esprime un concetto statico/dinamico. 1986, in "Blue-moon ", il triangolo è già protagonista, è una struttura che si misura con il suo antagonista, il cerchio, in un percorso figurale dove una simbologia difforme rompe il limite del campo geometrico di appartenenza. 1970, "Il sole risplende in Indocina", il triangolo diventa modulo ossessivo e aggressivo; poi le rigide logiche matematiche nelle "Sequenze del triangolo" del 1975; solo nel 1983 troviamo il bisogno di un triangolo trasgressivo contenitore e contenuto, dove il razionale mette in discussione la componente razionale, in tutte le sue logiche, dinamiche, emozionalità, con una ricerca che ha origine da una frammentazione e successiva unitarietà. Sono questi momenti che, in una visione disattenta, possono non far leggere il bisogno di utilizzare un nuovo linguaggio per comunicare contenuti innovativi già presenti nello scorrere del tempo in una lettura analitica e strutturale delle opere che Gianni ci ha condiviso con una lucida coscienza costruttiva. Il bisogno di utilizzare una tecnica più versatile per le sue capacità di proposta a soluzioni e variabilità immediate rappresentano la ragione prima della richiesta di collaborazione con lo studioRotella in proiezione di una futura mostra personale con elaborazioni multimediali. Sono stati mesi di proposte, confronti dialettici, rielaborazioni, incontri e scontri di natura contenutistica, strutturale, percettiva. L'opera di arte multimediale "The world of signs" presentata da Gianni a Napoli nel Museo Civico Castelnuovo, anticipa e preannuncia la selezione delle opere che uniscono un percorso di vita a una rilettura di forte impatto emozionale e visivo che è testimonianza di un passato che diventa proiezione colta nel futuro''. Sabato 6 ottobre 2012 alle ore 18.00, lo studioRotelia alla via Carbonara, 58, Napoli, per la Giornata del Contemporaneo promossa dall'Amaci, ci propone "The world of signs", video, colori, parole, emozioni di una storia che ha un'inizio e non potrà avere fine.

 

comunicato stampa giornata AMACI

Sabato 6 ottobre 2012 alle ore 18, in occasione della 8° Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI (Associazione dei musei d’arte contemporanea), lo studioRotella di Napoli a via Carbonara 58 presenta “The World of signs”, un filmato del percorso costruttivo di elaborazioni multimediali realizzate nel 2004 per l’artista Gianni De Tora partendo da una sua significativa creazione del 1983 dal titolo “Specchio delle mie brame….”.

Commentando tale opera il critico Enzo Battarra scrisse:

“…… L’antico rigore geometrico viene infranto, grazie a una continua e piacevole rielaborazione di linguaggi pittorici e visivi in genere. L’oltraggio alla geometria viene consumato anche da frammenti letterari riportati sulle tele come epitaffi. Spesso il protagonista è Leonardo, con i suoi scritti intorno alla pittura capaci di fermare il tempo e di dar vita all’inanimato.Le tele di Gianni De Tora diventano allora luogo della contaminazione cromatica e materica, luogo dell’incendio delle strutture formali e geometriche. Da una tensione verso le forme primarie c’è un continuo slittamento verso i materiali dell’apocalisse. Stratificazioni continue aprono il varco a spessori mentali impregnati di una lucida cultura della forma. Ed il discorso sulla pittura – “De Pictura” - è una costante che si svela di continuo: ogni traccia viene utilizzata da De Tora proprio per arricchire questa indagine estetica, ogni segno è la lettera di un alfabeto esclusivamente visivo. Il colore diviene materia insieme con la tela, con la carta, con il tessuto, con gli specchi, con i frammenti di materiali sintetici e con altro ancora.Il sogno dell’uomo, imprigionato sulle galassie del futuro, ricade sul ghiaccio di un carcere della memoria. Eppure il gesto, il primo gesto fu inventato da un pittore dell’assoluto. Ciò che va perduto è la filastrocca del tempo che scorre dai rubinetti sterili dell’incanto lunare.”

L’artista, scomparso nel 2007, viene in questa occasione ricordato soprattutto per il bisogno che ha sempre avuto di sperimentare nuove possibilità di linguaggio artistico, messaggio raccolto all’epoca dallo studioRotella che, utilizzando le immagini prodotte nel 2004, ha voluto elaborarle in questo video a cura di Luciano Basagni (fotografo), Tina Esposito (graphic designer), Franco Rotella (art director) con le collaborazioni di:

public relation Carmen Dinota

web designer Salvatore Dinota

modellazione/animazione 3D Antonio D’Orsi

designer Daniele Iannicelli

fotografo Giuseppe Piergianni

musica Marco Zurzolo

Gianni De Tora nasce nel 1941. Da sempre è interessato a superare la pittura accademica per un rinnovamento del linguaggio artistico , passando da una produzione di aspra matericità di evidente matrice espressionista all’indagine delle strutture primarie; analizza le sequenze e l’economia delle forme visive primarie deputando la figura geometrica a campo totale di ricerca (è tra i fondatori infatti negli anni ’75 ’80 del gruppo Geometria e Ricerca con Barisani, Di Ruggiero, Tatafiore, Riccini, Testa e Trapani) .Sente poi la necessità di riconsiderare le varie esperienze tecniche e linguistiche per cui l’interesse per le tendenze riduttive vengono a confrontarsi con momenti di ricerca più dialettica in cui convivono l’elementare ed il complesso. Le sue opere sono presenti in prestigiosi Musei (tra cui al Museo del Novecento di Napoli a Castel S.Elmo e presso la Seconda Università degli Studi di Napoli a S.Maria Capua Vetere) e in gallerie pubbliche e private. Della sua opera di sono interessati i maggiori critici italiani e stranieri.

Con preghiera di pubblicazione e diffusione. Grazie

 
 
comunicato AMACI 2012 THE WORLD OF SIGNS video

 
 
il manifesto
 
 
foto di repertorio
 
 
 
 
 
 
testo x cartolina amaci-rotella

THE WORLD OF SIGNS-video
“Specchio delle mie brame…” -1983/2004
dal filmato del percorso costruttivo delle opere di
arte multimediale elaborato dalla studioRotella-Napoli
per Gianni De Tora

in occasione della 8^ Giornata del Contemporaneo promossa
da AMACI (Associazione dei musei d’arte contemporanea)
6 ottobre 2012 –studioRotella ore 18-via Carbonara,58 Napoli

 
 
 
RISORSE AGGIUNTIVE
guarda il video originale "THE WORLD OF SIGNS" su Sito Ufficiale
guarda il documento FILMATO DELL'EVENTO ©Giuseppe Piergianni 23.11.2012

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